Il tuo vicino non paga l’IMU e si vanta? Ecco come segnalarlo e cosa rischia davvero

Nella vita di condominio capita spesso di imbattersi in situazioni in cui un vicino si vanti apertamente di non aver pagato l’IMU, la tassa sugli immobili dovuta per il possesso di seconde case, pertinenze o terreni edificabili tenuti a disposizione. Questo comportamento, oltre a rappresentare una mancanza di rispetto verso chi adempie regolarmente ai propri obblighi fiscali, costituisce una vera e propria violazione della legge, configurando un caso di evasione tributaria.

Come segnalare la mancata corresponsione dell’IMU

La mancata corresponsione di tributi comunali come l’IMU si può segnalare alle autorità preposte. I soggetti più indicati sono la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate. Per casi gravi, che richiedano un intervento immediato o approfondito, è preferibile trasmettere un esposto scritto direttamente alla Guardia di Finanza, telefonando al numero 117 oppure recandosi presso il comando provinciale. In alternativa, la segnalazione può essere inoltrata all’Agenzia delle Entrate in presenza di situazioni meno gravi o nel caso si desideri soltanto chiedere un parere prima di attivare altri canali ufficiali.
Va sottolineato che la segnalazione non può essere anonima: la normativa italiana, con il D.L. n. 16/2012, ha abolito la possibilità di effettuare una simile denuncia senza fornire i propri dati anagrafici, al fine di garantire la serietà delle segnalazioni e di evitare azioni pretestuose e infondate.

Dati richiesti nella denuncia

  • Nome e cognome del segnalante
  • Dettagli identificativi dell’immobile oggetto della violazione (indirizzo completo, eventuale foglio e particella catastale)
  • Indizi e prove anche circostanziali che mostrino la presunta evasione (ad esempio, visure che segnalano il mancato pagamento IMU o dichiarazioni del vicino stesso)
  • Contatti per eventuali approfondimenti da parte dell’autorità

Nonostante la evasione fiscale sia un reato di interesse generale e quindi perseguibile d’ufficio, la collaborazione tra privati e autorità può essere fondamentale per individuare situazioni altrimenti sfuggite ai controlli automatici del sistema pubblico.

Cosa rischia chi non paga l’IMU

L’omesso pagamento dell’IMU comporta una serie di conseguenze serie sia dal punto di vista amministrativo che, nei casi più gravi o reiterati, penale. Dopo la scadenza prevista, il contribuente può ancora sanare la propria posizione attraverso il cosiddetto ravvedimento operoso, ovvero il versamento spontaneo dell’importo dovuto maggiorato di sanzioni e interessi. Più tempo trascorre dalla scadenza del versamento e più aumenta l’entità di questi oneri accessori. Nel dettaglio:

  • Sanzione fissa per omesso, parziale o tardivo pagamento: dal 30% dell’importo dovuto in su, ridotto proporzionalmente nel caso di regolarizzazione entro precise tempistiche tramite ravvedimento operoso
  • Interessi legali calcolati per ogni giorno di ritardo rispetto alla scadenza del pagamento
  • Nel caso di omessa dichiarazione IMU (ove prevista), la sanzione è dal 100% al 200% dell’imposta non dichiarata, con un minimo di 50 euro

Queste sanzioni sono cumulative e vengono esatte direttamente dal Comune con tempi che possono variare in base all’efficacia dei controlli interni.

Tempistiche e prescrizione

I Comuni possono notificare avvisi di accertamento e richieste di pagamento per IMU non corrisposta entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui il versamento sarebbe dovuto avvenire. Dopo tale termine, salvo cause di interruzione, il diritto di riscossione si prescrive. Tuttavia, la recidiva o la consapevole reiterazione dell’inadempimento fiscale può aggravare la propria posizione anche sotto il profilo penale, con l’ipotesi di dichiarazione mendace e falsa attestazione.

Il ruolo della dichiarazione IMU e dei casi particolari

Oltre al semplice pagamento dell’imposta, esistono fattispecie in cui il contribuente è obbligato a presentare la dichiarazione IMU al Comune, soprattutto quando intervengono cambiamenti che l’amministrazione non può conoscere autonomamente (eredità, cambio di categoria catastale, perdita di requisiti per esenzioni, immobili in comodato, e simili).
In questi casi:

  • La mancata dichiarazione può essere sanzionata anche se la tassa è stata pagata regolarmente, benché la sanzione sia ridotta.
  • Se invece il mancato invio della dichiarazione ha inciso sull’importo dovuto e non pagato, la sanzione sarà piena e più grave.

Il rispetto delle scadenze e degli obblighi dichiarativi è fondamentale per evitare complicazioni, anche in presenza di ravvedimento, che va utilizzato al massimo entro 90 giorni per ridurre la sanzione a soli 5 euro nei casi meno gravi.

Motivi di esclusione e sentenze di rilievo

Tra i possibili elementi di disinformazione può emergere il caso in cui il proprietario dell’immobile, oggetto di vanto per l’omesso pagamento IMU, sostenga di non doverla effettivamente corrispondere. Ad esempio, secondo recenti sentenze della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale, in presenza di occupazione abusiva dell’immobile regolarmente documentata ed esposta alle autorità, l’imposta non sarebbe dovuta nei relativi periodi. È essenziale distinguere tra chi evade e chi invece si trova in oggettiva impossibilità di disporre del bene, come riconosciuto anche dalla giurisprudenza.

Qualora invece non ci siano simili cause oggettive, chi si ostina a non pagare l’IMU si espone a ripercussioni che possono includere azioni di pignoramento, iscrizione a ruolo e fermi amministrativi sui beni personali, fino ad ipotesi più gravi di evasione fiscale. In tal caso, la collaborazione del cittadino diventa fondamentale nelle attività di controllo, e la segnalazione motivata giustifica l’apertura di una specifica indagine a carico del presunto evasore.

All’interno del sistema tributario italiano la collaborazione tra cittadini e autorità resta uno degli strumenti più efficaci per tutelare la legalità fiscale. A fronte dell’arroganza di chi si vanta dell’evasione, oggi chi rispetta le regole dispone di mezzi chiari e tutele. Le conseguenze per chi non paga l’IMU sono tanto concrete quanto severe, e, dati i nuovi strumenti incrociati di controllo, la probabilità di rimanere impuniti diminuisce di anno in anno. La miglior risposta, dunque, non è tollerare, ma agire informati tramite i canali ufficiali e nel rispetto delle garanzie di legge, contribuendo a una società più equa e trasparente.
Per approfondire l’evasione fiscale, si può consultare la voce specifica su Wikipedia.

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